The point of.

2018
installazione

carta da parati, collage su carta, vetro, lente di ingrandimento, cornici e plinti

 

L’installazione The point of. deriva da un gesto di ricostruzione e decostruzione, mette in scena il residuo, lo scarto e il riassemblaggio, lo smembrare per praticare l’instabilità e la precarietà.

I materiali utilizzati evocano il privato della casa e l’intimo della memoria.

La forma scelta e ricavata, il modulo costruttivo dal quale emergono gli assemblaggi è il punto, punto come possibilità di essere inizio e fine, ma anche mezzo, punto come punctum. Da questi presupposti sono stati creati dei collage in cui la carta da parati è stata “ridotta” — ridurre di dimensione e rendere scarto — in piccoli cerchietti (punti) tramite una foratrice da ufficio. Il prodotto di questa operazione è un materiale delicato e fragile.

Il processo decostruttivo viene esteso, riguarda infatti anche l’allestimento, che è parte dell’opera e gioca sulle stesse dinamiche. Le cornici utilizzate sono infatti private del vetro protettivo, gli stessi vetri vengono risignificati, diventando insieme ad altri, dei sostegni per ulteriori collage, come fossero dei vetrini da laboratorio che insieme alla lente di ingrandimento invitano ad osservare da vicino.

 

installation view da Braked ping pong, duosolo show,riss(e), Varese

comunicato stampa

ph. Isabella Ponte